sabato 29 giugno 2013

Zighinì therapy

E' stata una giornata da cancellare, di quelle che non avrei mai voluto vivere e sia benedetta la notte per essere giunta a custodire la tristezza dentro il suo cielo pieno di stelle e una luna sorridente e imperturbabile.
 Dopo aver aperto la porta di casa e la finestra che affaccia sul parco, la luce della ranocchia immersa nel basilico, mi ha fatto tornare il sorriso così ho pensato di preparare una cena buonissima per noi.
Ho aperto il frigorifero e c'era tutto l'occorrente per cucinare un piatto etiope che ho assaggiato una sera al ristorante e di cui mi sono innamorata follemente: lo zighinì, con spezzatino di carne (manzo e pollo), berberé (un misto di spezie africane), cipolla e al posto del tradizionale pane injera, ho messo come base del piatto, una piadina romagnola, dopo i racconti di Nina sul sapore disgustoso e la consistenza gommosa di quello strano pane assaggiato nei suoi viaggi africani.
Dopo aver preso una pentola antiaderente e tagliato la cipolla, l'ho messa a cuocere a fuoco lento senza olio, rispettando la ricetta che avevo trovato su internet, in uno di quei siti di cucina e il profumo di buono iniziò a imprigionare cattivi pensieri e presenze inquietanti ed a buttarli fuori, non solo l'aglio, anche la cipolla ha queste caratteristiche: allontana.
Ho acceso la tv e cercando un programma leggero e allegro, sono andata sul sicuro: Made in sud con Mino Abbacuccio che si sente compreso e amato solo dal suo pupazzo Titì, gli Arteteca una coppia annientata da facebook, Gino fastidio il cantante con tastierina robotronica, Gigi e Ross e un fiume di risate assicurate.
In frigo come dessert avevo pronti dei budini di cioccolato a forma di bocciolo di rosa, che resta il mio fiore preferito. La casa era troppo silenziosa ed Elena2 l'avevo lasciata in bagno a fare la doccia. Ad un certo punto, ho abbassato la tv ed ho sentito dei singhiozzi, stava piangendo.
"Tutto bene" ho gridato mentre aggiungevo la passata di pomodoro alle cipolle.
Lei non mi ha risposto, allora ho pensato bene di andare a vedere se avesse bisogno di me e l'ho trovata a scrivere su di un bloc notes le sue emozioni, così come avevo letto nel suo diario di bordo, quello che lasciò alla classe quando aveva deciso di partire.
Il panico era tornato e io scelsi di non dire niente e continuare nei preparativi della cena.
La luna era bellissima e nonostante il caldo afoso, la quiete sembrava tornata nella nostra casa ma era una calma apparente...

Rossana



6 commenti:

  1. Elena ed Elena 2 ,due anime belle che ti fanno emozionare anche nel racconto dettagliato della preparazione di un piatto tipico etiope come lo ZIGHINI...al punto da percepirne quasi il profumo e l'amore con cui rendi preziosa qualsiasi descrizione ....se non è arte questa?!!!continua cosi e il libro sarà dolcemente coivolgente !!

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  2. Tu sei un'anima bellissima e in questo mondo è un problema essere 'belli dentro' ;)

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  3. Non avrei mai immaginato di conoxcere una Elena dedita ai fornelli.......

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  4. Che ricetta interessante, questa dello Zighinì!
    Sicuramente proverò a cucinare queto piatto, ma non ne assicuro la riuscita.

    Tanto l'importante è provarci, come in tutte le cose!

    Ciao Tanietta

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  5. Per Dario: Elena è piena di risorse :)
    Per Ambra: Mia cara amica, se clicchi sul titolo del Blog, troverai in ordine cronologico, gli altri post col seguito di Un Record... d'amore! Ti abbraccio!

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  6. amore e cibo:binomio stretto. cucinare per chi si ama ,per un amico, per se stessi,significa scegliere i migliori ingredenti,usare il tempo,dosare le temperature,ma sopratutto,per tutta la prepazione , irrorare con amore,se ne puo' alla fine gustare il sapore. mi viene in mente un episodio ormai antico un mio amico si era messo in testa di presentarmi un'amica della moglie come occasione colse una giornata in cui la comitiva si riuniva per vedere in televisione i mondiali di calcio mi pare negli u.s.a.dopo un lauto pranzo mi approccio a questa ragazza,di aspetto piuttosto gradevole dopo pochissimo tempo che conversavamo disse guardando il tavolo "ma certo che mangiare bisogna farlo solo per nutrirsi non capisco come fate a impegnarvi a cucinare e mangiare tutta questa roba"mi e' sembrato di parlare con il deserto del Sahara....mi salvo' il fischio d'inizio dell'unica partita vista in tv dall'inizio alla fine!il mio amico mi aveva accennato che la ragazza aveva qualche problema,ma non che non conosceva la declinazione di amare.

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